Il ministro delle Imprese e Made In Italy (Mimit) convocherà nei prossimi giorni sette tavoli regionali in cui con il Gruppo automobilistico Stellantis, stabilimento per stabilimento, verranno calati i progetti nel concreto, sia per quanto riguarda la produzione di veicoli, il rapporto con la filiera, i modelli, l'occupazione e la formazione. Dall'Esecutivo intanto confermano la ricerca di altre compagnie che potenzino l'automotive italiano.
"Ci aspettiamo che Stellantis ci presenti stabilimento per stabilimento qual è il suo progetto per i prossimi anni in un confronto chiaro, trasparente e concreto con tutti i soggetti della produzione", ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made In Italy (Mimit), Adolfo Urso, a Bologna a margine della fiera "Cosmoprof", l'evento che raduna i player dell'industria della bellezza e della cosmetica.
"Pensiamo -ha aggiunto- che accanto a Stellantis, che crediamo voglia raggiungere l'obiettivo di un milione di veicoli prodotti nel nostro Paese, si possa aggiungere una o più case automobilistiche che consentano alla filiera dell'automotive di raggiungere quella soglia minima che tutti gli studi ci dicono essere in 1,3 milioni di mezzi per rafforzare e lanciare l'automotive italiana nello scacchiere globale".
Infatti "l'Italia è una anomalia in Europa, perché è l'unico Paese produttore storico di automobili che ha un'unica casa automobilistica. Negli altri Paesi vi sono quattro, cinque, sei, sette diverse case -ha concluso Urso- È chiaro che non possiamo chiedere a Stellantis di fare da solo quello che in altri Paesi fanno case automobilistiche diverse".