Occorrono altri 300 milioni di Euro per aprire i cantieri del primo lotto della strada Roma-Latina. Denaro che servirà a realizzare circa 13 chilometri di questa che fino a poco tempo era un'eterna incompiuta, ma che le divergenze politiche ed il rimpallo di responsabilità continuano a far percepire come tale. La speranza è l'ultima a morire, ma si sprecano i paragoni con l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, iniziata nel 1962 ed ancora in costruzione.
"Siamo molto indietro", ma "che questa Giunta, con il supporto del Governo, ha avviato lo sblocco di importanti opere", anche se parziale, poiché "stiamo cercando fondi" e per questo "stiamo dialogando con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per reperire queste risorse" che "arriveranno" a completare l'autostrada di cui "si parla ormai da 25 anni", ha dichiarato di recente il presidente di Regione Lazio, Francesco Rocca.
Nel corso dell'assemblea generale di Unindustria il presidente, Angelo Camilli, ritiene si tratti di un'opera fondamentale, tanto da chiedere alla Giunta regionale "un calendario credibile" per la Roma-Latina e "garanzie sulla realizzazione della nuova Latina-Frosinone". Insomma, qualche dubbio serpeggia fra gli addetti ai lavori.
Lo ha esplicitato il consigliere regionale Adriano Zuccalà (M5S): "Mancano all'appello 300 milioni per un progetto vecchio di 30 anni che, nonostante la nomina di un commissario straordinario, non ha ancora un tracciato definitivo né una soluzione al nodo dell'accesso a Roma". "Non possiamo assistere ancora a questo teatrino". Occorre abbandonare "questa idea datata" e "lavorare su progetti alternativi come la metro leggera, il potenziamento delle stazioni ferroviarie, il proseguimento della linea B della metropolitana di Roma"