“Condividiamo le dichiarazioni dell’ad del Gruppo Fs Luigi Ferraris, rispetto alle necessità che abbiamo come sistema-Paese, di aumentare la quota del trasporto-merci su rotaia che in Italia è del 10%, allineandoci alla media europea che si attesta al 20%, un obiettivo ineludibile per la crescita e il rilancio della rete logistica nazionale”: è quanto dichiara in una nota Fit-Cisl che prosegue: “Allo stesso tempo, riteniamo non vi siano i margini per ulteriori rinvii da parte di Tx Logistik, una delle imprese centrali per il settore del trasporto-merci ferroviario all’interno del Gruppo Fs, per l’applicazione del contatto della mobilità/attività ferroviarie e del contratto aziendale Fs, in quanto in quanto la società applica ai propri 112 dipendenti contratti individuali” .
“Una situazione inaccettabile –sottolinea la Federazione dei trasporti cislina– che di fatto ha generato una pericolosa condizione di dumping contrattuale domestico operato da Tx Logistik, società che fa parte di Mercitalia, azienda capofila che guida l’intero polo logistica del Gruppo, con ricadute negative per lavoratrici e lavoratori ai quali vengono riservati trattamenti normativi e retributivi difformi rispetto a quelli previsti per le lavoratrici ed i lavoratori delle altre aziende società che fanno capo alla holding Fs”.
“Da parte nostra abbiamo chiesto più volte e con scarsi risultati, l’apertura di un tavolo negoziale per procedere agli adeguamenti contrattuali necessari. Ci aspettiamo, a questo stato delle cose, una convocazione immediata da parte dei vertici di Tx Logistik, in assenza della quale, come già ribadito, saremo costretti dichiarare a breve una prima azione di mobilitazione ed a coinvolgere preventivamente anche i livelli istituzionali di riferimento” conclude Fit-Cisl.