I sindacati Cgil e Cisl sono intervenuti nella polemica fra l'Esecutivo ed il Gruppo automobilistico Stellantis. La richiesta al Governo Meloni è quella di essere coinvolti in un faccia a faccia con la società, mentre alla compagnia chiedono di investire in negli stabilimenti italiani. La bagarre, alimentata dal nuovo piano statale di incentivi per il settore automotive, dura da alcune settimane.
"La capacità produttiva dell'azienda in Italia è di oltre 1,5 milioni di auto, ma la produzione è ferma a 500.000. Chiediamo a Meloni in persona di scendere in campo, convocando un incontro con Stellantis ed i sindacati a Palazzo Chigi: gli incentivi di per sé non risolvono e c'è bisogno di una logica di intervento più forte. In Francia è presente lo Stato. Torniamo a chiedere che anche lo Stato italiano entri", dichiara il segretario generale Cgil, Maurizio Landini.
Sulla stessa linea il segretario generale di Cisl, Luigi Sbarra: "Ci aspettiamo da Stellantis un impegno serio e responsabile ad investire in tutti gli stabilimenti italiani a cominciare da Pomigliano, aumentando la produzione di auto in Italia, garantendo i livelli occupazionali. A Tavares vogliamo ricordare che gli incentivi sono risorse pubbliche e non regalie. Il Governo si faccia garante di un patto tra istituzioni, impresa e sindacati sul rilancio del settore".
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.