L'Esecutivo va giù duro contro il Gruppo automobilistico Stellantis. È accaduto oggi ad un evento presso la Camera di commercio di Trento. Continua dunque il botta e risposta fra il Governo Meloni e l'azienda che dura ormai da alcune settimane. Al centro del contendere il piano di incentivi per il settore automotive, presentato ieri dallo Stato, che accusa la società di avere delocalizzato la produzione.
"Dobbiamo intenderci: se a dicembre la Volkswagen ha superato nelle vendita in Italia Stellantis, se i cittadini italiani hanno preferito acquistare un'auto prodotta all'estero, piuttosto che una fatta in Italia, a fronte di condizioni di mercato ed incentivi simili, il problema non è del Governo ma dell'azienda", ha dichiarato oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso.
"Sarà un problema di marketing? Di modelli appetibili? Ma è un problema dell'azienda -ha proseguito- che evidentemente ha bisogno di rivedere le proprie politiche. Lo facessero". Perché "negli scorsi anni il 40% degli incentivi è andato a Stellantis, come è giusto che fosse, ma la metà di questi sono finiti a modelli prodotti all'estero ed importati in Italia. Non può continuare così. L'ho detto con chiarezza".
"Ove non ci fosse una inversione di tendenza che riduca il delta tra produzione ed immatricolazione in Italia -ha concluso Urso- dal prossimo anno tutte le risorse del Fondo automotive andranno non più ad incentivare i consumi, ma la produzione. Quindi a chi produce o chi intende produrre di più nel nostro Paese. Per esempio una seconda casa automobilistica".
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