Ripresa la circolazione dei treni nel bresciano dopo i lavori di ripristino dell'infrastruttura resi necessari a causa dell’<mark>incidentemark> mortale avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. A perdere la vita un operaio di 51 anni, Joao Rolando Lima Martins, travolto da un treno a Chiari, in provincia di Brescia, mentre si trovava sui binari per svolgere lavori ad un traliccio dell’alta tensione.
"Dai primi accertamenti si configura come indebito attraversamento dei binari, ma le verifiche sono in corso. L'investimento è avvenuto intorno alla mezzanotte, la persona coinvolta è un operaio che doveva svolgere un lavoro per conto della società Terna" che gestisce infrastrutture energetiche, ha fatto sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane.
Secondo una prima ricostruzione dell'<mark>incidentemark>, l'operaio avrebbe attraversato i binari della linea ferroviaria Milano-Venezia all'altezza di Chiari quando non era ancora stata disposta l'interruzione del passaggio dei treni. L'uomo avrebbe cercato di raggiungere l'altro lato della massicciata, dove intorno a mezzanotte era già al lavoro un'altra squadra di operai, mentre l'inizio del turno di Martins era previsto alle 00:45. È quanto emerge dalle prime indagini della Polizia ferroviaria, coordinate dalla Procura di Brescia.
L'operaio era un dipendente dell'azienda Rebaioli, azienda esterna incaricata dalla società appaltatrice Terna di "svolgere lavori di tesatura conduttori su una linea della rete elettrica nazionale in costruzione. L’evento è avvenuto prima dell’orario stabilito di avvio delle attività pianificate con fermo treni". L'ex-capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), il magistrato Bruno Giordano, ha commentato: "Ancora un operaio morto in un cantiere ferroviario in appalto dimostra che la sicurezza in un settore ad altissimo rischio è un lusso".