Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha annunciato la volontà del suo Esecutivo di "tornare a produrre in Italia almeno un milione di veicoli l'anno". Lo ha dichiarato oggi nel corso del question time alla Camera dei deputati, rispondendo ad un'interrogazione riguardante il Gruppo Stellantis, accusato dalla premier di avere delocalizzato la produzione.
"Se si vuole vendere un'auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano, allora quell'auto deve essere prodotta in Italia: questa è un'altra questione che noi intendiamo porre, queste sono le regole con l'attuale Governo e valgono per tutti. Il Gruppo Fiat ed i marchi italiani collegati rappresentano una parte molto importante della storia industriale nazionale, in termini occupazionali e di ricchezza prodotta, un patrimonio economico che merita la massima attenzione. Questo significa anche avere il coraggio di criticare alcune scelte del management, spesso nell'indifferenza generale", ha aggiunto il premier.
"Penso allo spostamento della sede legale e fiscale" di Stellantis "fuori dall'Italia o alla fusione che celava un'acquisizione francese dello storico Gruppo italiano: tanto che oggi -prosegue Meloni- nel consiglio di amministrazione di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali della società tengono maggiormente in considerazione le istanze di Parigi rispetto a quelle di Roma".