Si è svolta oggi, nella fortezza del Varignano (La Spezia), la cerimonia di conferimento dei brevetti da incursore agli allievi del 74esimo corso ordinario: tredici sono i giovani che hanno superato l’intenso iter selettivo, raggiungendo l’ambitissimo traguardo suggellato dalla consegna del basco verde.
“All’interno della struttura del Varignano si respira immediatamente quello spirito di disciplina, passione e rispetto che anima da sempre gli Incursori di Marina e che ritroviamo, oggi, immutato nell’impegno, nella tenacia e nella determinazione di questi giovani” queste le parole del sottosegretario alla Difesa che ha espresso come sia necessario continuare ad approntare uno strumento militare funzionale e calibrato sulle ambizioni del nostro Paese, ammodernandolo ed adeguandolo alle nuove esigenze: “Uno strumento che comunque non potrà prescindere dal valore della sua componente umana; non sono le tecniche o le tecnologie ad essere 'speciali', ma gli uomini e le donne che ne sanno fare un uso intelligente al servizio del Paese” ha concluso l’onorevole Perego.
L’ammiraglio Credendino, rivolgendosi ai neo-brevettati, ha dichiarato: “Oggi cogliamo i pregiatissimi frutti dell’impegnativo iter che avete sostenuto, al termine di un percorso molto severo e selettivo. vi siete brevettati in 13, solo l’1% degli oltre 1300 candidati. Le vostre capacità saranno abilitanti per la Marina, in uno scenario complesso, mutevole e instabile, a tratti imprevedibile, dove siamo chiamati a supportare l’azione della Difesa esprimendo il meglio del nostro potenziale, a partire dalle nicchie d’eccellenza come voi siete”.
Il contrammiraglio Massimiliano Rossi, comandante di Comsubin, ha invece rivolto “un sentito ringraziamento agli istruttori della Scuola Incursori e al personale del Raggruppamento, che hanno consentito di portare a conclusione un iter e un percorso formativo di altissimo livello e di grande impegno”.
Molteplici i compiti che i neo ‘Arditi Incursori’, dovranno garantire nelle loro missioni in Patria ed in rischiosi teatri operativi all’estero, sempre in difesa degli interessi strategici nazionali; nel silenzio delle loro identità, i tredici militari hanno ricevuto l’agognato brevetto, simbolo esclusivo dell’appartenenza a questo corpo d’élite, e che arriva dopo un durissimo periodo di addestramento dove hanno imparato ad agire negli ambienti e nelle tre dimensioni ove saranno chiamati ad operare, sotto la superficie del mare, in cielo ed a terra.