In occasione dell'apertura della nuova linea ferroviaria Torino-Ceres, Gianpiero Strisciuglio, ceo di Rete ferroviaria italiana (Rfi), ha affrontato l'argomento della privatizzazione delle ferrovie, sottolineando che tali decisioni spettano agli azionisti e che il ruolo di Rfi è prettamente tecnico e manageriale, mirato al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Di fronte alle criticità legate ai ritardi che hanno recentemente interessato anche i treni ad alta velocità Frecce, Strisciuglio ha evidenziato la necessità di fornire un'analisi approfondita della situazione, contestando le interpretazioni correnti e ribadendo l'alto impegno verso l'eccellenza del servizio offerto. L'attenzione è rivolta, oltre alla qualità, anche allo sviluppo infrastrutturale, con l'obiettivo di bilanciare l'espansione con la manutenzione della rete esistente.
Con un investimento previsto di 120 miliardi di Euro nel prossimo decennio, Rfi punta ad un rafforzamento complessivo dell'infrastruttura ferroviaria del Paese. Il piano di investimento mira ad un incremento dell'integrazione tra le reti ferroviarie regionali e quella nazionale, fondamentale per una rete di trasporti efficiente e coesa. Il massiccio piano di investimenti si prospetta come una svolta significativa per il settore ferroviario italiano, con l'aspettativa di miglioramenti tangibili sia per i pendolari che per il traffico ferroviario a lunga percorrenza.
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