L'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale sta valutando l'acquisto di una quota azionaria dell'Interporto di Rovigo. Il valore dell'affare è di 96.000 Euro per rilevare l'1,4% del capitale detenuto dalla provincia di Venezia. Si tratta di un'operazione che guarda alla futura Zona logistica speciale in corso di istituzione, ossia una rete integrata fra porti, aeroporti, ferrovia e gomma.
L'ingresso nella società va letto anche con la volontà di potenziare le connessioni fluviali tra l'area lombardo-veneta e l'Adriatico. L'interporto di Rovigo è controllato al 70% da soci pubblici (Regione, Comune, provincia, Camera di Commercio di Venezia e Rovigo) oltre che da una lunga serie di soci privati (Interporto di Padova, Consorzio Zai di Verona). Una mossa funzionale anche in caso di creazione della Zona logistica semplificata (Zls).
Essendo anche i porti di Venezia e Chioggia scali fluviali, potenzialmente collegati con Mantova grazie ad un canale navigabile lungo 135 chilometri, il presidente dell'autorità portuale Fulvio Lino di Blasio fa sapere: "Abbiamo incontrato anche gli europarlamentari veneti, proprio per presentare i vantaggi di questo servizio e cercare le risorse per poter intervenire ed eliminare i colli di bottiglia" presenti, ossia la strozzatura a Zelo ed il ponte ferroviario ad Arquà Polesine.