Scioperano per la prima volta i portuali di Vado Ligure. I lavoratori dello scalo savonese incroceranno le braccia dal 15 al 18 gennaio. La mobilitazione di tre giorni è stata indetta dai sindacati confederali, Filt-Cgil, Fit-Cisl ed Uiltrasporti. È la prima volta di una protesta dal giorno dell'inaugurazione del terminal, avvenuta nel 2019. Una scelta dettata dal mancato raggiungimento di un accordo tra sigle ed azienda riguardo il trattamento economico.
"Non sono state trovate disponibilità aziendali sulle richieste di adeguamento salariale necessario a contrastare l'aumento del costo della vita e l'impoverimento del potere d'acquisto. Inoltre è stata respinta la richiesta di costituire un accordo-quadro sull'accesso alla formazione per l'utilizzo di mezzi operativi e per i formatori che hanno attualmente un ruolo temporaneo regolato da accordi individuali", hanno spiegato Simone Turcotto (Filt-Cgil), Damlo Causa (Fit-Cisl) e Franco Paparusso (UIltrasporti).
Aderirà allo sciopero il personale in servizio sulla piattaforma Vado Gateway, il principale terminalista, che di recente aveva inaugurato una nuova fase di sviluppo con il nuovo amministratore delegato, Santi Casciano. La protesta è partita dopo lo stallo nelle trattative con l'azienda in merito alle richieste delle parti sociali, che puntano ad ottenere un'integrazione di 10 Euro in più al giorno ed un nuovo accordo sulla formazione.