Aprilia è tornata ufficialmente a gareggiare oggi nel deserto africano, e lo ha fatto in grande stile: vincendo. In sella alla Aprilia Tuareg, Jacopo Cerutti ha centrato il successo nella prima tappa della Africa Eco Race, da Nador a Boudnib, in Marocco. Una giornata storica per tutta Aprilia Racing, che insieme a GCorse ha avviato meno di un anno fa l’ambizioso progetto “Back to Africa”, mirato a riportare il marchio Aprilia nei grandi rally raid africani.
Non c’era modo migliore per per tornare a competere sulle mitiche piste del deserto africano, che già l’avevano vista grande protagonista nel triennio 2010-2012 (Aprilia è ancora oggi l’ultima casa italiana ad aver vinto una tappa della Dakar, nel 2012).
Un traguardo che è merito - oltre che dell’esperienza e della velocità di Cerutti, sottolinea l'azienda in una nota-, delle grandi doti fuoristradistiche di base di Aprilia Tuareg, moto già vincitrice all’esordio nel Campionato Italiano Motorally e alla quale sono bastati pochi mesi di sviluppo per rivelarsi subito in uno dei rally raid più impegnativi del mondo.
La prima tappa, di 598 km, ha visto i piloti impegnati in 174 km di prove speciali, al termine dei quali Cerutti è riuscito a distanziare di quasi 2 minuti i due rivali più accreditati, Alessandro Botturi e Pol Tarres, entrambi su Yamaha. Alla sua primissima esperienza in gara nel deserto, Francesco Montanari con l’altra Aprilia Tuareg ha chiuso la prima giornata di gara con una buona undicesima posizione, a poco più di 15 minuti dal più esperto compagno di squadra e molto vicino alla top five.
Domani la carovana affronterà la seconda tappa, da Boudnib a Mhamid, per un totale di 425 km di cui ben 383 di prove speciali.