Sciopero nazionale di quattro ore nel settore del Trasporto pubblico locale confermato per la giornata di venerdì 15 dicembre 2023. La protesta è stata indetta dai sindacati Confederazione unitaria di base (Cub), Cobas, Sindacato generale di base (Sgb) ed Unione sindacale di base (Usb). Nella tarda serata di ieri il Governo ha firmato la precettazione, riducendo il tempo della mobilitazione dalle iniziali 24 ore, ma le sigle tirano dritto.
"Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto, ma anche mio dovere", ha spiegato il ministro Infrastrutture e trasporti (Mit), Matteo Salvini, con un video pubblicato sui social network.
A rischio treni locali, tram, metro, bus urbani ed extraurbani. Tutte le sigle annunciano il ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per chiedere la conferma delle 24 ore di mobilitazione, sottolineando che "il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione". Tra le richieste dei sindacati ci sono: l’aumento dei salari, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la sicurezza per addetti ed utenza, più investimenti pubblici per il settore.