L'Africa offre numerose opportunità nel settore marittimo. Per questo motivo Roma guarda con attenzione allo scenario geopolitico che avvolge i traffici in quell'area, in particolare il Medio Oriente. C'è infatti in atto una crescita dei traffici dovuta all’avvicinamento fra centri di produzione e luoghi di consumo rispetto all’Estremo Oriente. Su questi temi si sono confrontati di recente in Liguria alcuni dei principali portatori di interesse.
"Nei rapporti con l'Africa la Cina è l'unico Paese che ha portato avanti strategia politica e militare. L'Europa se vuole conquistare un ruolo di equilibratore in Africa, deve garantire pace. E intanto l'Italia è immobile quanto a movimentazione dei container, serve un salto di qualità. Basta col dire che l'Italia è una piattaforma in mezzo al Mediterraneo, chi dice queste banalità si fermi e ascolti", dichiara Luigi Merlo, responsabile Rapporti istituzionali Italia per Msc.
Il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, aggiunge: "Dal nostro osservatorio ci sembra che il fenomeno si stia assestando all'iniziativa di singoli produttori, che non arriva ad incidere sulla lunghezza complessiva delle rotte effettuate". L'esperto di diritto doganale, Sara Armella, precisa: "Aumentano gli accordi di libero scambio tra singoli Paesi. Per l'Italia può essere un bene, perché molti di questi nascono con alcune tutele importanti, come quelle dell'indicazione geografica, fattore di protezione del Made in Italy rispetto ai numerosi episodi di contraffazione".