Nei giorni scorsi i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) ed i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Trieste hanno sequestrato nel porto 24 animali tassidermizzati/naturalizzati, abilmente occultati in un carico di masserizie.
L’attenta analisi dei flussi merceologici in arrivo nello scalo giuliano ha permesso alle forze in campo di selezionare e sottoporre ad accurato controllo un trasporto di merce varia (per un totale di 629 colli) proveniente dall’Iraq e destinato cartolarmente in Olanda. Dopo una prima ispezione del veicolo, da cui risultavano per lo più masserizie private, si è proceduto a una visita più approfondita con lo scarico totale del mezzo. L’operazione ha consentito il rinvenimento di esemplari di animali (primati, volatili e felini) tassidermizzati/naturalizzati (impagliati), contenuti in quattro cartoni ben sigillati e destinati ad un soggetto austriaco. Dei 34 animali scoperti, 24 esemplari rientrano tra le specie protette dalla Convenzione di Washington (Cites) ed erano privi delle relative licenze/certificazioni a giustificazione della loro movimentazione, per cui sono stati sottoposti a sequestro penale in ottemperanza a quanto disposto dalla legge n. 150 del 1992.
Sono attualmente in corso attività d’indagine, in collaborazione con l’organo collaterale austriaco, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, Chiara De Grassi, atte all’individuazione dei soggetti responsabili nei confronti dei quali, ai sensi della normativa nazionale di riferimento, è previsto l’arresto nonché l’irrogazione di una sanzione pecuniaria.
L’attività esperita è il risultato della costante e proficua collaborazione tra Adm e GdF nell’ambito del dispositivo di contrasto al commercio internazionale illegale di specimen di flora e fauna minacciate d’estinzione, per la salvaguardia della biodiversità.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla competente Procura della Repubblica in ottemperanza alle disposizioni del decreto legislativo n. 188/2021.