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Porto Ancona: Msc ci crede

Onorato: "Continueremmo a lavorare, ma dobbiamo gestire la capacità di navi più grandi"

Il Gruppo marittimo Mediterranean Shipping Company (Msc) ha confermato la sua volontà, nonostante alcuni ostacoli relativi all'attuazione del piano aziendale di sviluppo presso lo scalo marchigiano, di continuare ad operare nel porto di Ancona. Al centro delle preoccupazione della società c'è lo stallo sulla creazione di un terminal dedicato alle navi da crociera. È quanto emerso in occasione recente "Forum del turismo" a Baveno, comune situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore . 

Msc avrebbe voluto creare ad Ancora un hub crocieristico, ma le sue ambizioni si sono infrante contro un cortocircuito burocratico che riguarda il terminal crociere al Molo Clementino. Se il progetto non dovesse concretizzarsi "continueremmo sicuramente a lavorare ad Ancona. Ma ovviamente dobbiamo tenere conto della possibilità di gestire la capacità di navi più grandi, che nel caso il progetto non andasse in porto sarebbe più complesso", ha dichiarato Gianni Onorato, amministratore delegato di Msc Crociere. 

"Abbiamo iniziato a lavorare ad Ancona -ha assicurato il manager- da qualche anno ed è nostra intenzione continuare. I risultati che abbiamo avuto in questi anni sono stati buoni ed in linea con le nostre aspettative. La nostra idea è quella di incrementare il numero degli scali negli anni a venire, magari avendo anche la possibilità di fare dei programmi per navi di maggiori dimensioni". Ma contro il progetto crocieristico al Molo Clementino ci sono oggi sia il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, che il presidente della Regione, Francesco Acquaroli.

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