Si è svolta al Marina di Loano l'assemblea dell'Associata Italian Yacht Masters, occasione nella quale Confindustria Nautica ha illustrato la riforma sui nuovi Titoli Marittimi del Diporto. In particolare, le nuove norme innovano la disciplina dei certificati professionali per il personale delle imbarcazioni e navi da diporto impiegate in attività di noleggio e sulle unità destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche.
Novità, quindi, per i titoli maggiori Stcw e per ciò che attiene all'introduzione del titolo semplificato (ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe). Secondo l'Associazione nazionale di categoria questo intervento può sortire l'effetto di creare fino a 3000 nuovi posti di lavoro. "Con la revisione della materia si rendono finalmente più competitivi i professionisti italiani del settore'', ha affermato il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, aggiungendo: "mi aspetto che alle intenzioni di una politica del mare corrispondano azioni coerenti a 360° da parte di tutte le altre amministrazioni pubbliche".
Per quanto riguarda l’aggiornamento dei Titoli “maggiori”, conformi alla convenzione Stcw, i limiti di abilitazione vengono rispettivamente innalzati a 500 Gt (gross ton) per l’ufficiale di navigazione, 3.000 Gt per il capitano del diporto, oltre i 3.000 Gt per il comandante del diporto. I certificati in vigore non perdono la loro validità e si potranno rinnovare in anticipo per conseguire l’upgrade.
Una figura nuova, introdotta dal testo, è quella dell’ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe. Questo profilo racchiude, da una parte, un percorso formativo qualificante, dall'altra un background che sia proporzionato al noleggio domestico di imbarcazioni da diporto. A tal fine sono richiesti i corsi di sicurezza personale e salvataggio per la navigazione d’altura, antincendio di base, primo soccorso (Bls), ma anche il certificato di radio operatore Short Range (Src).