Il Gruppo danese Maersk, specializzato nel trasporto marittimo di merci ha annunciato il licenziamento di altri 3500 dipendenti (2500 subito, gli altri nel 2024). Il motivo del taglio dei posti di lavoro è determinato dalla riduzione delle tariffe di trasporto e dal calo della domanda. La società aveva già messo fuori dall'azienda 6500 persone all'inizio del 2023 come parte di una "rigorosa misura di contenimento dei costi".
"Il nostro settore sta affrontando una nuova normalità caratterizzata da una domanda contenuta, da prezzi tornati in linea con i livelli storici e da una pressione inflazionistica che pesa in termini di costi. Dall'estate, abbiamo riscontrato un eccesso di capacità nella maggior parte delle regioni, ciò ha innescato un calo dei prezzi e nessun aumento evidente del riutilizzo o dell'inattività delle navi", ha affermato Vincent Clerc, amministratore delegato di Maersk.
La compagnia marittima ha comunicato che nei suoi ultimi risultati trimestrali è stato registrato un calo di profitti pari al -92%. Performance in contrasto con l'aumento vertiginoso del costo della spedizione delle merci registrato nel corso del primo anno della pandemia. Più recentemente, tuttavia, l’elevata inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno frenato la spesa e la domanda di merci via mare.