I militari della Guardia di Finanza di Vicenza ed i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in servizio presso l’Ufficio delle dogane di Vicenza, nell’ambito dei controlli congiunti finalizzati a monitorare l’andamento dei prezzi di carburanti, il corretto assolvimento delle accise, nonché la qualità del prodotto petrolifero erogato, hanno sequestrato nei giorni scorsi circa 8.000 litri di gasolio non conforme e denunciato all’Autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio il rappresentante legale di un distributore di carburanti, con sede legale a Milano e centinaia di sedi operative sparse su tutto il territorio nazionale, una delle quali ubicata in provincia di Vicenza.
Il risultato operativo deriva da uno dei numerosi controlli congiunti condotti periodicamente dalle "Fiamme Gialle" beriche con i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, posti in essere mediante l’utilizzo del Laboratorio chimico mobile di Adm che permette di eseguire un esame immediato dei campioni di carburante prelevati al fine di verificare eventuali anomalie del prodotto erogato rispetto alle caratteristiche merceologiche.
Da tale esame, i cui risultati sono poi stati confermati dal Laboratorio chimico di Venezia, è emerso che l’olio da gas uso autotrazione commercializzato, il cosiddetto “gasolio”, era caratterizzato da un punto di infiammabilità pari a 45°C, valore nettamente inferiore ai 55°C previsti dalle norme tecniche che lo rendono idoneo ad uso autotrazione. Tale anomalia risulta verosimilmente riconducibile alla presenza di un prodotto petrolifero più leggero.
I finanzieri degli Uffici della provincia di Vicenza hanno quindi posto sotto sequestro preventivo il distributore stradale, composto da due serbatoi interrati e due colonnine di erogazione carburante e deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza il rappresentante legale della società sottoposta a controllo per il reato di frode in commercio per la vendita di carburanti non conformi, con duplice potenziale danno nei confronti del consumatore finale: da una parte il rischio di danneggiare gli autoveicoli riforniti con un prodotto qualitativamente difforme, dall’altra in termini quantitativi considerato il minor prodotto energetico erogato, attuando così una concorrenza sleale nei confronti dei distributori stradali operanti nel territorio vicentino.
L’attività ispettiva ha permesso inoltre di evidenziare l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti commercializzati, avendo constatato la mancata corrispondenza tra i prezzi medi esposti dal distributore di carburanti e quelli pubblicati quotidianamente dal Mimit sul proprio sito internet, in violazione delle disposizioni del DL. 5/2023 in materia di trasparenza dei prezzi.
Nei confronti del rappresentante legale è stata irrogata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 400 Euro fino ad un massimo di 4000 Euro. Sono in corso ulteriori accertamenti di natura fiscale, volti a evidenziare possibili e ulteriori irregolarità per quanto concerne le giacenze effettive dei prodotti in carico al distributore.
L’attività ispettiva svolta rimarca la stretta collaborazione e la sinergia istituzionale tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, rinnovate con il protocollo d’intesa siglato tra le due Istituzioni nell’aprile 2023. Le due Amministrazioni contribuiscono così in maniera ancor più significativa alla tutela di settori strategici dell’economia italiana ed europea, come quelli dei prodotti petroliferi, spesso oggetto di nuove ed insidiose tipologie di frode, a difesa di consumatori ed operatori del settore onesti e rispettosi delle regole.
Si rappresenta che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte della polizia giudiziaria e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Il comunicato è stato autorizzato dall'Autorità giudiziaria per motivi di interesse dell'opinione pubblica.