Il proprietario di un hotel di Como farà causa alla società Anas a seguito di uno scavo stradale che costringerebbe l'albergatore a tenere chiuso l'edifico per motivi di sicurezza. In queste condizioni la struttura ricettiva non potrebbe essere messa a reddito, sia tramite apertura diretta che attraverso l'affitto del ramo d'azienda, spiega il legale che assiste l'uomo.
"In queste condizioni è impossibile riaprire. Lo scavo del salto di montone risulta a poco più di 13 metri, ci sono mezzi di cantiere ovunque, la rampa disabili occupata ed è stata liberata solo dopo una nostra lettera di sollecito, oltre a porzioni di roccia cadute nella parte posteriore della struttura", spiega l'avvocato Mario Magnocavallo, che tutela gli interessi dell'albergatore Stefano Luchina, proprietario dell'hotel tre stelle "Villa Hadeel".
"E poi c'è un paradosso. Anas -conclude il legale- ha definito la struttura agibile, ma l'impresa ha fatto sapere che in corrispondenza delle volate tramite esplosivo va sgomberata. Cioè dovremmo dire alla coppia di turisti di turno di tenersi sempre all'erta e lasciare la camera prima dello scoppio delle volate".