Per gestire in maniera coordinata e razionale le sfide della transizione ecologica della filiera automotive italiana al 2030 ed al contempo promuovere crescita e possibilità d’impiego in un settore strategico, il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso ed il presidente di Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) Roberto Vavassori hanno sottoscritto ieri a Palazzo Piacentini un protocollo d’intesa che identifica le priorità di intervento a sostegno degli investimenti delle imprese nei prossimi anni. L’obiettivo condiviso del piano di lavoro è quello di stimolare l’incremento della produzione nazionale per raggiungere volumi superiori al milione di veicoli prodotti negli stabilimenti italiani. Un percorso che, attraverso strumenti di supporto ed accompagnamento agli investimenti produttivi ed in ricerca ed innovazione, porterà al consolidamento delle competenze fondamentali per la decarbonizzazione della mobilità ed all’ampliamento della capacità d’innovazione dei costruttori di veicoli e di componenti, in relazione alle nuove tecnologie chiave per lo sviluppo futuro della mobilità di persone e merci, secondo un approccio basato sulla neutralità tecnologica.
Le principali aree di intervento del protocollo d’intesa verranno declinate nei lavori del “Tavolo automotive”, che sarà il luogo di discussione e definizione degli strumenti e delle tempistiche degli interventi condivisi verso l’incremento della produzione nazionale di veicoli, il sostegno agli investimenti per la riconversione produttiva delle aziende della componentistica, il mantenimento e rafforzamento dei centri di ricerca ed innovazione in Italia degli Oems e dei componentisti. Particolare attenzione verrà poi posta alla riqualificazione del personale e alla creazione di nuove figure professionali, alla tutela dei lavoratori a rischio, all’attrazione degli investimenti esteri anche attraverso l’operatività della Zes unica del Mezzogiorno di futura attivazione, all’adozione di politiche di supporto al mercato per la diffusione della mobilità elettrica e a idrogeno e al rinnovo del parco autovetture e veicoli commerciali ed al rafforzamento dei rapporti di fornitura tra il costruttore e la filiera della componentistica.
Il protocollo prevede che Anfia si impegni a supportare Stellantis per la definizione, entro 90 giorni, di uno studio di analisi e mappatura della filiera che approfondirà i fattori che penalizzano la competitività delle aziende e l’ecosistema della ricerca e sviluppo in Italia e rispetto agli altri paesi competitor, oltre ad indirizzare lo sviluppo strategico delle tecnologie portanti per il consolidamento dei sottosettori, stabilendo gli orientamenti per l’attuazione della ristrutturazione e del consolidamento degli stessi. Il Mimit si impegna invece a proseguire il negoziato con Stellantis per condividere in tempi brevi un piano di lavoro che dovrà definire le condizioni per incrementare gli attuali volumi produttivi degli stabilimenti in Italia, consolidare il posizionamento dei centri di ingegneria e di ricerca e sviluppo italiani nel Gruppo, sviluppare un piano occupazionale e di politiche attive che tenga conto del rinnovato impegno del colosso dell’auto a rilanciare la produzione di veicoli nel nostro Paese, avviando un processo di consolidamento e riposizionamento della componentistica nazionale.