L'Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) plaude la proposta europea di regolamento relativo all'omologazione dello standard Euro 7 per i veicoli. Tra le novità: la copertura di nuove tipologie di inquinamento (consumo freni, usura pneumatici), il mantenimento dei limiti di emissione di gas inquinanti per i veicoli leggeri (autovetture, furgoni, autobus, pullman), l'abbassamento per i soli mezzi pesanti.
"In questo scenario ribadisco l'importanza dell'accordo su Euro 7, raggiunto il 25 settembre dal Consiglio europeo Competitività, che ha accettato molte delle osservazioni tecniche e strategiche sostenute da Anfia fin dall'inizio dell'iter: dalle date di entrata in vigore e dalla scelta di mantenere gli attuali standard per i veicoli leggeri, a quella di riportare i test di prova a banco per i veicoli pesanti", afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia.
Il percorso è comunque ancora lungo e complesso -ha aggiunto- nelle prossime settimane sarà l'Europarlamento a doversi esprimere sul testo così revisionato. Guardando più strettamente al nostro Paese, le priorità riguardano l'avanzamento del Piano Automotive 2030 insieme a Regioni, sindacati e Stellantis, e la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l'acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, al fine di renderli più efficaci per la diffusione delle tecnologie green".