I trasporti a Roma sono sotto la lente di ingrandimento degli esperti di settore. All'orizzonte la Capitale ha infatti due grandi sfide da affrontare: il Giubileo 2025 e la possibile assegnazione dell'Expo 2030. Già oggi però, alcuni grandi eventi funzionano come stress test per valutare la tenuta di Roma in caso di grande afflusso di persone. Anche per questo motivo il recente il Dl 104 ha disposto l'aumento del numero di licenze taxi fino al +20% in certi comuni.
"Noi non offriamo un servizio di Noleggio con conducente, non possiamo pre-assegnare la corsa se non siamo sicuri di poterla garantire. Tra traffico, cantieri ovunque ed eventi non possiamo fare miracoli", spiega Loreno Bittarelli, presidente dell'associazione Radiotaxi 3570. Gli fa eco Andrea Di Mattia, responsabile taxi per Fit-Cisl: "Con tutti questi lavori non si cammina e la metro non funziona, non si può riversare tutto su di noi".
I rappresentanti dei lavoratori chiedono la concessione immediata di almeno 300 altre licenze. Una soluzione, alternativa a quelle di Comune (la 'doppia guida' consente l’utilizzo dello stesso veicolo a più conducenti per un massimo di 20 ore) e Governo. L'obiettivo è quello di evitare lunghe attese e proteste da parte di vip, turisti e pendolari esasperati dalla difficoltà di prenotare una corsa alla stazione Termini, a piazza di Spagna ed a piazza del Popolo.
Finora le adesioni alla "doppia guida" a Roma sono state un flop: circa 100 sui 7800 taxi autorizzati. Il Governo puntava a raggiungere il 10-12% della platea. "Non è mai successo che fossero i tassisti a chiederle, d’altra parte la 'doppia guida' non sta funzionando: su 3700 nostri associati soltanto sette ne hanno fatto richiesta", ha concluso Bittarelli.