Il ministero francese dell'economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale, guidato da Bruno Le Maire, starebbe per pubblicare nei prossimi giorni un decreto che prevede l'erogazione di incentivi sull'acquisto di auto elettriche ai soli veicoli prodotti in Francia. Dai bonus (fino a 5000 Euro) dovrebbero quindi essere escluse le vetture a batteria prodotte in Europa ed al di fuori del Vecchio continente.
Lo rivela il quotidiano nazionale "Le Monde", secondo cui il futuro bonus andrà ai veicoli la cui fabbricazione genera meno Co2. L'obiettivo dell'esecutivo francese è ovviamente quello di decarbonizzare il trasporto stradale e di ridurre l'inquinamento nella filiera della logistica su gomma. Tuttavia, l'altra faccia della medaglia mostra che Parigi punta in questo modo alla creazione di nuovi posti di lavoro ed alla reindustrializzazione nel settore automotive.
Si tratta di una decisione che rispecchia la linea imposta dal presidente francese Emmanuel Macron. Il capo dell'Eliseo l'aveva definita "una piccola rivoluzione" che risponde ad una semplice domanda: "Perché dovremmo essere l'unico spazio al mondo che ama ciò che viene fatto dai concorrenti?". Insomma, sovvenzionare auto elettriche francesi ed europee, invece che cinesi, non è protezionismo, quanto piuttosto "solido buon senso".