Assotir plaude all’accordo che Italia e Francia hanno raggiunto nei giorni scorsi per rinviare la chiusura del tunnel del Monte Bianco. Ma sottolinea che quella del valico era solo l’emergenza esplosa nelle ultime settimane, si devono affrontare invece diverse altre questioni –dalla carenza di manutenzione, alla maggiore collaborazione tra Paesi- che vengono rinviate da anni. La situazione inoltre resterà caotica per mesi, ed i disagi che i trasportatori dovranno affrontare non devono essere ignorati.
“Il ministro Salvini ed il suo omologo francese, Beaune, hanno dato una risposta concreta e positiva ad una situazione che sarebbe risultata altrimenti ingestibile -commenta il presidente nazionale di Assotir, Anna Vita Manigrasso. -Gli autotrasportatori possono tirare un sospiro di sollievo. Tuttavia bisogna ricordare che le condizioni restano di forte difficoltà, visto che l’altro valico che collega Italia e Francia, il Frejus, al momento è chiuso a causa della frana avvenuta nei giorni scorsi”.
Secondo il segretario generale, Claudio Donati, “Questa vicenda mette in evidenza una serie di problemi con cui siamo tutti chiamati a fare i conti: la carenza pluridecennale di manutenzione delle infrastrutture, la messa in sicurezza del territorio per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico, e la necessità di dialogo e collaborazione tra Paesi, che dovrebbe essere gestita ben oltre i livelli nazionali. Per quanto riguarda la carenza di manutenzione e il degrado del territorio, non possiamo far altro che prendere atto che stiamo pagando il prezzo degli errori e dei ritardi commessi in passato. Sul terzo punto, accogliamo con una punta di ottimismo un episodio di collaborazione tra Italia e Francia –prosegue il segretario generale di Assotir- da cui è arrivata una decisione importante per i rispettivi sistemi economici nazionali”.
L’Associazione sottolinea infine che l’accordo raggiunto risolve solo in parte la situazione caotica –evidenziata dalle lunghe code delle scorse ore– che affligge i collegamenti tra i due Paesi. “Gli autotrasportatori che operano su quelle tratte saranno costretti nei prossimi mesi ad affrontare enormi disagi –conclude Donati, - e sarebbe un grave errore trascurarli”.
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