La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per ricostruire le cause, l'esatta dinamica e le responsabilità dell’<<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>incidente<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>> ferroviario di Brandizzo, vicino Torino. Cinque operai della società di manutenzione Sigifer, che lavoravano lungo i binari della linea Torino-Milano, erano stati travolti ed uccisi da un treno in corsa intorno alla mezzanotte del 31 agosto 2023. Già oggi potrebbero essere sentiti, come persone informate sui fatti, alcuni dipendenti di Sigifer.
Al momento gli inquirenti hanno raccolto i primi elementi utili all'inchiesta. Tra questi, figurano gli audio delle telefonate tra il dirigente movimento di Chivasso ed il collega di Rete ferroviaria italiana (Rfi), nonché le immagini delle telecamere puntate sul binario dove è avvenuto l'<<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>incidente<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>: il filmato mostra la squadra di operai al lavoro ben prima dell’orario previsto, mezzanotte. Probabilmente, appena passato quello che si pensava fosse l’ultimo treno.
Il procuratore di Ivrea, Gabriella Viglione, ha affidato l’inchiesta ai pubblici ministeri Giulia Nicodemi e Valentina Bossi. Al momento sono indagati Antonio Massa, 46 anni, tecnico di Rete ferroviaria italiana (Rfi) che stava sul luogo dell'<<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>incidente<<mark>markmark>><mark>markmark><mark>markmark>>>, ed il capocantiere Andrea Girardin Gibin, caposquadra della società Sigifer. L'accusa per entrambe è disastro ferroviario ed omicidio plurimo con dolo eventuale. Il disastro sarebbe stato infatti originato dal mancato via libera "scritto e firmato" con fonogramma M40, senza cui i lavoratori non avrebbero dovuto trovarsi sui binari.
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