Cala in Europa il volume degli investimenti nel settore della logistica, sceso nel corso del 2022 a 58 miliardi di Euro (-15% rispetto all'anno precedente). L'Italia viaggia invece in direzione opposta e nel 2022 ha fatto registrate oltre 3 miliardi di nuovi investimenti nel mercato immobiliare (25% sul volume complessivo del comparto), confermato un trend di crescita che lo caratterizza da diverso tempo.
"Contrazioni d'investimenti le vediamo da inizio anno su tutte le asset class. La logistica non poteva fare eccezione, anche perché dipende molto da soggetti esteri. Ma non è una diversa allocazione dei fondi. È un'attesa che si creino le giuste occasioni. Cala il numero delle operazioni, non l'interesse. Perché anche se in questi anni molto si è fatto, l'offerta di edifici industriali e logistici di qualità, nuovi, di grado A, efficienti sotto il profilo dei consumi e dei costi è ancora molto limitata rispetto alla domanda e localizzata ad alcune piazze del Nord Italia", spiega Calo Walder, head of Industrial e Logistics del gruppo immobiliare Savills.
Secondo il report "Savills Logistics Spotlight", che ha analizzato lo sviluppo italiano del comparto nei primi sei mesi dell'anno, gli investimenti mantengono dimensioni ridotte (più della metà sono inferiori a 20 milioni di Euro) e presenza media di capitali stranieri (76% il risultato record del 2022) sul lungo periodo pari al 53%, in calo rispetto alla media degli ultimi 5 anni (-16%).
"Per soddisfare l'elevata domanda di spazi logistici -conclude Walder- sono in costruzione diversi progetti di sviluppo. Si stima che entro la fine del 2024 saranno immessi sul mercato circa 1,9 milioni di mq relativi a 48 progetti, di cui circa metà sono già stati locati. In questo scenario, i canoni di locazione prima hanno raggiunto un record nel secondo trimestre 2023, con 65 Euro annui al mq nell'area milanese e potrebbero salire ulteriormente, sostenuti dalla forte domanda di asset di grado A".