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Automotive: Urso incontra i vertici di Anfia

Illustrate le linee guida dell’intesa con <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>

Titolare del Mimit: l'obiettivo è "invertire il trend negativo degli ultimi 20 anni". L'altro ieri invece l'incontro coi presidenti delle Regioni che ospitano nel territorio gli impianti di <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>

Si è svolto ieri pomeriggio al Mimit l’incontro del ministro Adolfo Urso con Roberto Vavassori, Gianmarco Giorda e Fabrizia Vigo, rispettivamente presidente, direttore e direttore responsabile Relazioni istituzionali di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Durante il colloquio il ministro ha illustrato le linee guida dell’intesa con <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>> per il rilancio della produzione e degli stabilimenti italiani del Gruppo, ribadendo il totale impegno del Governo a sostegno del settore.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Urso – è invertire il trend negativo degli ultimi 20 anni che ha visto la produzione automobilistica italiana in constante contrazione. Per questo lavoriamo per raggiungere un’intesa di alto profilo con <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>. Sarà fondamentale – ha concluso – sostenere la produzione automobilistica italiana nella transizione green e nell’ammodernamento produttivo anche grazie alla produzione dei nuovi modelli innovativi”. Sull'argomento vedi anche notizia Mobilità.news.

Il ministro già l'altro ieri aveva incontrato presso il Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini i presidenti di Regione e i rappresentati regionali delle aree territoriali dove sono presenti gli stabilimenti del Gruppo <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>> per un nuovo confronto in vista dell’accordo di transizione. Erano presenti al tavolo i presidenti della Regione Abruzzo Marco Marsilio, della Regione Basilicata Vito Bardi, della Regione Molise Francesco Roberti, e della Regione Piemonte Alberto Cirio, la vice presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, l’assessore allo sviluppo economico e green economy della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla.

La riunione si era svolta in un clima cordiale e di grande collaborazione: il ministro e i rappresentanti delle Regioni avevano concordato sull’importanza del raggiungimento degli obiettivi prefissati per poter rilanciare la produzione e gli stabilimenti italiani del Gruppo <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>. Questi i principali obiettivi: l’incremento della produzione a un milione di auto l’anno secondo un preciso cronoprogramma, esteso anche ai nuovi modelli più innovativi; l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo; l’accompagnamento nella transizione green e digitale della filiera e la garanzia dell’indotto e dell’occupazione. Ogni obiettivo, tenuto conto delle diversità dei singoli stabilimenti localizzati sul territorio nazionale, servirà per il rilancio del comparto automotive italiano. 

Durante l’incontro Urso aveva ribadito l’impegno del Governo al fine di raggiungere in tempi brevi un accordo con <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>> affinché l’Italia consolidi il proprio ruolo di riferimento per la produzione automobilistica dell’azienda. “C’è una piena condivisione con le Regioni dove sorgono gli stabilimenti dell’automotive, di questa filiera straordinaria che è orgoglio del Made in Italy, per una politica condivisa e per raggiungere un’intesa di alto profilo con <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>” aveva commentato a margine della riunione il ministro, concludento: “questo confronto giunge in un momento molto significativo perché i dati di oggi sui ricavi e sugli utili di <<<mark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>>Stellantismark>markmark>><mark>markmark>mark>markmark>>> ci dicono che questa grande multinazionale, nata anche in Italia, ha le risorse per investire di più nel nostro Paese”.

 

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