Circa un anno fa lo Stato federale della California autorizzava un servizio di driverless taxi, ossia taxi con pilota automatico, o a conduzione autonoma. Ebbene sì, niente fantasy ma solo un sapiente mix di scienza ed alta tecnologia. Tale servizio, attivo in alcuni quartieri della città di San Francisco, è fornito in particolare da due aziende, la Cruise e la Waymo, rispettivamente di proprietà di General Motors e di Alphabet. L'obiettivo futuro consisterebbe nell'estendere l'impiego dei taxi robotici anche in altre città, quali Austin, Phoenix e Los Angeles. Ad attuare l'eventuale estensione sarà la California Public Utilities Commission (Cpuc).
La distribuzione dei taxi robotici ha avuto delle ripercussioni sia sul contingentamento del traffico che sulla sicurezza stradale, al punto da spingere alcuni cittadini sfavorevoli ai robotaxi ad attuare delle misure estreme per bloccarli, come ad esempio mettere un cono stradale sopra al cofano per impedirne la circolazione.
La battaglia, che vede protagonisti da un lato le aziende Waymo e Cruise e dall'altro un folto gruppo di residenti, si giocherà nelle opportune sedi il 10 agosto.