“Una positiva conclusione del negoziato, che giunge dopo un anno dalla scadenza del contratto, giugno 2022, e che riconosce un ottimo risultato per i 13mila lavoratori del settore, penalizzati dalla perdita del potere d’acquisto dei propri salari per effetto dell’inflazione”: così Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit-Cisl, commenta in una nota l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Autostrade e Trafori sottoscritto questa notte con i sindacati di settore e le associazioni datoriali Federreti e Acap.
Il segretario nazionale Fit-Cisl, Maurizio Diamante, spiega: “Il nuovo contratto che ha decorrenza dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2025, regola sia aspetti di natura economica che normativa-occupazionale. Prevede aumento di 250 Euro sul livello C, aumento dell’Idr (Importo differenziato della retribuzione) considerato utile ai fini del Tfr, importo economico da destinare in forma di welfare e contributo "una-tantum". Previsto, inoltre, dal punto di vista delle tutele normative, un miglioramento in tema di di congedi maternità/paternità, normativa del Fth e part-time, possibilità del lavoro agile e comporto per le gravi malattie, eliminando ogni forma di penalizzazione sulle nuove assunzioni”.
“Grazie alle buone relazioni sindacali esistenti si è realizzato l’auspicio che abbiamo fatto ai tavoli delle trattativa e cioè giungere a una intesa che favorisce condizioni migliori per lavoratrici e lavoratori, professionalità qualificate che fanno parte di un asset fondamentale della viabilità nazionale. Il prossimo passo è lavorare per la definizione di un contratto di filiera che allarga il perimetro dell’attuale contratto collettivo e include anche le realtà collaterali“ conclude il segretario generale Fit-Cisl Pellecchia.
“Esprimiamo soddisfazione per la positiva conclusione della trattativa che ha portato alla firma, nella notte scorsa, dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl Autostrade e trafori” dichiara così il segretario generale Claudio Tarlazzi e quello nazionale Marco Verzari di Uiltrasporti che proseguono: “Con questo rinnovo, oltre all’aumento salariale che rappresenta un importante recupero del potere d’acquisto per gli oltre 13 mila lavoratori e lavoratrici del comparto, è stato fondamentale non cedere alle richieste delle controparti che avrebbero voluto condizioni peggiori per i nuovi assunti rispetto ai dipendenti attuali”.
“Il confronto costruttivo ha portato anche al miglioramento delle tutele normative in particolare per quanto riguarda i congedi di maternità e paternità, lo smart working ed il Fth e part-time. Riuscire a coniugare i tempi di vita con quelli del lavoro -proseguono- è un obiettivo fondamentale che ci siamo posti per i rinnovi contrattuali che dovremo affrontare da qui ai prossimi mesi e l’accordo raggiunto in queste ore rappresenta un buon punto di partenza. Il prossimo step, a cui stiamo già lavorando -concludono i due segretari- è la definizione di un contratto di filiera che allarghi il perimetro dell'attuale contratto collettivo”.