Il cold ironing è una tecnica che consente alle navi di collegarsi alla rete elettrica terrestre per ricevere l'energia necessaria a far funzionare i loro sistemi di bordo, invece di utilizzare i generatori a bordo che usano combustibili fossili. Inoltre riduce le emissioni di gas serra ed altri inquinanti atmosferici, ma è ancora poco diffuso a causa dei costi elevati.
Mario Mattoli, presidente di Confitarma, ha dichiarato che la transizione energetica nel settore marittimo deve essere sostenibile anche dal punto di vista economico. Ha inoltre affermato che le infrastrutture per il cold ironing rischiano di rimanere delle cattedrali nel deserto se non si interviene per ridurre i costi.
Sulla decarbonizzazione, il presidente ha affermato che è un processo complesso e costoso. Ha inoltre aggiunto che non esiste ancora un carburante del futuro per la navigazione marittima e che i carburanti alternativi, come i biocarburanti, l'ammoniaca e l'idrogeno, sono ancora in fase di sperimentazione.
Il presidente di Confitarma ha concluso il suo intervento sostenendo che il settore marittimo sta già pagando gli Ets (Emission Trading System) in Europa, ma che non può fare altrimenti se vuole ridurre le emissioni di gas serra. Ha quindi chiesto di sostenere lo sviluppo di nuovi carburanti alternativi.
In conclusione, il cold ironing è una tecnologia promettente per ridurre le emissioni di gas serra dal settore marittimo, ma è ancora poco diffusa a causa dei costi elevati. È necessario intervenire per ridurli e per sostenere lo sviluppo di nuovi carburanti alternativi, se si vuole raggiungere l'obiettivo di decarbonizzazione del settore marittimo.