Nei giorni scorsi il Governo italiano aveva pubblicato i risultati del primo bando 2023 per l'installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche: oltre 4718 progetti finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L'associazione delle imprese che operano nel settore della mobilità elettrica (Motus-E) aveva sottolineato delle "criticità tecniche" nelle gare. Adesso, c'è chi conta le perdite: 150 milioni di Euro in punti di ricarica non realizzati.
Questo primo bando prevedeva investimenti per circa 150 milioni di Euro per le colonnine nelle superstrade e 127 milioni di Euro per quelle nelle zone urbane. Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) stimava di poter realizzare 6500 colonnine nel complesso, ma ne saranno posizionate circa 4000 nelle sole città, poiché la maggior parte dei progetti per installazioni sulle superstrade sono inammissibili.
Regioni come Sardegna, Calabria e parte della Sicilia sono quelle che pagheranno caro questo flop. Si tratta infatti di territori in cui le distanze tra un centro abitato e l'altro sono maggiori, perciò i proprietari di vetture a batteria avranno a disposizione pochi punti di ricarica quando compiono lunghi viaggi. Al momento i fondi del Pnrr restano congelati e si guarda al prossimo bando, nella speranza che qualcosa di più concreto si possa fare.