La riforma del Codice della strada resta in cima all'agenda politica del dibattito pubblico. Dopo l'approdo ieri in consiglio dei ministri, le novità riguardo la sospensione ed il ritiro della patente in caso di gravi infrazioni, diventa tema da campagna elettorale. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Matteo Salvini, ne ha infatti parlato a Isernia durante l'ultimo comizio in vista delle consultazioni regionali in Molise.
"Qualcuno mi ha attaccato dicendo che se uno fa uso di droghe a casa non è giusto togliergli la patente, se guida lucido: se uno fa uso di droghe non guida punto. Un drogato lucido alla guida non ce lo voglio e, quindi, se ne facciano una ragione gli antiproibizionisti", ha detto il ministro.
"Finalmente -ha proseguito Salvini- martedì arriva in Consiglio dei Ministri una nuova norma sulla sicurezza stradale che prevede prevenzione, educazione, controlli e sanzioni per chi sbaglia e la revoca definitiva della patente, fino a 30 anni, per chi guida e uccide drogato o ubriaco".
"Per i neopatentati prevede l'impossibilità di guidare auto di grossa cilindrata e poi un dispositivo, che c'è già in altri paese europei, per i recidivi che ti impedisce di avviare il motore se sali in macchina avendo abusato di sostanze alcoliche", ha concluso il segretario della Lega.