Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sta alimentando la speranza in Campania. Nell'area del Cilento, infatti, grazie ai fondi europei potrebbe arrivare l'Alta velocità ferroviaria a vantaggio di tutti, per collegare la stazione di Salerno con quella di Reggio Calabria. A fare pressing c'è un comitato, tornato alla carica per tentare di promuovere il consolidamento della linea tirrenica, anziché prevedere un nuovo tracciato nelle aree interne.
A guidare la crociata sono Franco Maldonato ed Egidio Marchetti, che sottolineano: il progetto del nuovo tracciato è più lungo di oltre 50 chilometri rispetto a quello tirrenico, lambisce due parchi naturali molto importanti, sventra degli agglomerati di case (per cui sarebbero state avviate azioni in sede giurisdizionale), comporta un numero enorme di gallerie, lascia in una posizione marginale la ferrovia del Tirreno che oggi serve popolosi centri urbani.
Nel complesso il Cilento rischia di vedere gravemente condizionati i suoi ampi flussi commerciali e turistici. Il comitato sottolinea che finora nessuno ha dato una spiegazione adeguata del perché sia stata scelta la via interna e non quella costiera, e nessun coinvolgimento vi è stato delle popolazioni interessate. Si chiede dunque che, come avvenuto in altre parti d'Italia, il progetto dell'Alta Velocità venga realizzato sulla linea esistente.