Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha risposto ieri ad un question time alla Camera dei deputati, durante cui ha annunciato alcune novità riguardanti la riforma del Codice della strada. Fra tutte anche una stretta sulle biciclette e sui monopattini, con la volontà di introdurre l'obbligo di casco, targa, assicurazione e frecce.
"Il pacchetto interverrà anche sulla mobilità dolce, sulle due ruote che non erano disciplinate ovviamente nel 1992 prevedendo casco, assicurazione, targa e frecce obbligatorie per monopattini e biciclette. Proprio ieri in provincia di Brescia un ragazzo che andava in moto ha investito ed ucciso un ragazzo che andava in monopattino. Quindi, mi chiedo, il casco, la targa, l’assicurazione e le frecce lo avrebbero salvato?", ha dichiarato Salvini.
Il sito informativo "Bikeitalia" è scettico sulla proposta: "Prevedere nuovi obblighi per chi si sposta in bicicletta avrebbe l’effetto principale di disincentivare l’uso delle due ruote a pedali senza aumentare prima la sicurezza stradale dei ciclisti. Sfido il ministro a citare un Paese in cui esistono contemporaneo tali obblighi: in nessun Paese tra quelli avanzati che promuovono la bicicletta come mezzo di trasporto.
Tesi ribadita anche dal presidente dell'Associazione nazionale ciclo motociclo accessori (Ancma), Paolo Magri: “Si tratta di misure che non vanno nella direzione di ottenere maggiore sicurezza. Serve un impegno strutturale ed educativo a tutela di chi utilizza la bicicletta, che è un utente debole della strada”, ma "che in Italia genera un volume d’affari di oltre 3,2 miliari di Euro" con il cicloturismo.