“Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia” è il titolo dell’iniziativa organizzata da Cisl e dalle Federazioni Filca (costruzioni) e Fit (trasporti), in programma domani martedì 6 giugno. L’evento si terrà dalle ore 9:00 alle 13:00 a Messina, sulla nave "Elio" ormeggiata presso Rada San Francesco (viale della Libertà 34), e sarà trasmesso in streaming su filcacisl.it e fitcisl.org.
La scelta della location non è casuale poiché il convegno vuol essere un momento di confronto partecipato e un punto di inizio di una discussione condivisa, per parlare di Ponte sullo Stretto, per verificare lo stato dell’arte del progetto e le sue evoluzioni e per approfondire quello che comporterà per il futuro della Sicilia e dell’Italia intera, la realizzazione di una simile grande opera.
Ad aprire i lavori Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl. Poi i saluti dei segretari generali Sebastiano Cappuccio (Cisl Sicilia) e Tonino Russo (Cisl Calabria).
A seguire un primo panel di esperti: “Area integrata dello stretto. Sistema Infrastrutturale del territorio e dello sviluppo socio-economico”, tenuto da Carlo Carminucci, direttore della Ricerca e responsabile Osservatorio “Audimob” di Isfort e Salvatore Crapanzano, presidente commissione Mobilità ed Infrastrutture sostenibili dell’Ordine degli ingegneri di Milano.
L’evento ospiterà inoltre una tavola rotonda, moderata da Giuseppe Malara, giornalista del TG2, che vedrà la partecipazione di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti; Renato Schifani, presidente della Regione siciliana; Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria; Luigi Ferraris, amministratore delegato Gruppo Fs italiane SpA; Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit-Cisl. Concluderà i lavori Luigi Sbarra, segretario generale Cisl.
L’attuale mancanza di un sistema di collegamento stabile tra la Sicilia ed il resto dell’Italia, incide in maniera negativa e ha contribuito, negli anni, ad accumulare ritardi e deficit infrastrutturali difficilmente sanabili senza un intervento incisivo ed innovatore.
Il progetto del Ponte sullo Stretto, oltre ad eliminare il gap con il resto della penisola, una volta messo in rete con i porti, il sistema ferroviario ed i sistemi stradali ed autostradali, può rappresentare un volano per la crescita e lo sviluppo dell’intero sistema di trasporti ed infrastrutture del Mezzogiorno, promuovendo l’intermodalità (trasporto su gomma, ferro, acqua) come soluzione ideale per rispondere agli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall’agenda Green europea.
Per far ciò è necessario che l’opera non sia una “cattedrale nel deserto” ma, congiuntamente agli interventi programmati dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) sulle reti di trasporto, rientri in una strategia più ampia di rilancio del sistema-Paese, per colmare lo storico divario tra Nord e Sud del Paese e poter offrire opportunità di mobilità e dotazioni infrastrutturali equivalenti a quelle previste in altre zone dell’Italia.