Il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Scuderia Romana "La Tartaruga", un'associazione affiliata dell'Automotoclub storico italiano (Asi), contro la decisione del Tribunale amministrativo (Tar) del Lazio, che in primo grado aveva dato ragione a Regione Lazio in merito alle restrizioni prescritte per la circolazione degli autoveicoli e dei ciclomotori d’epoca nella nuova Zona a traffico limitato (Ztl) verde.
Il ricorso (3590 del 2023) era stato presentato da Scuderia Romana "La Tartaruga", un'associazione affiliata dell'Automotoclub storico italiano (Asi) contro la Regione Lazio, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), il comune di Roma Capitale, il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica.
Regione Lazio ha disposto la restrizione alla circolazione durante un determinato periodo dell’anno (dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno), in specifici giorni (dal lunedì al venerdì) ed in una ben definita fascia oraria (dalle 8:30 alle 18:30), mentre si estende a tutti i mesi dell’anno ed a tutti i giorni della settimana (24 ore su 24) con l’unica eccezione della domenica (giorno in cui le autofficine sono chiuse) nella fascia verde di Roma Capitale.
I ricorrenti sottolineavano che ciò "precluderebbe le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e l’effettuazione della revisione dei veicoli", mentre per Regione Lazio aveva detto al Tar che questi potrebbero "essere programmati su appuntamento il sabato mattina, quando officine meccaniche e centri di revisione autorizzati sono regolarmente aperti", ma non nella fascia verde. Il Consiglio di Stato ha perciò detto che accolto "l’appello cautelare ai soli fini della sollecita definizione del giudizio nel merito senza sospendere gli atti impugnati in primo grado".