Firmato il decreto interministeriale (Salute, Infrastrutture e trasporti, Ambiente e sicurezza energetica) che rende pienamente operativo il protocollo fanghi. Tale misura "consentirà di avviare lavori importanti ed attesi da anni nelle acque della laguna di Venezia, migliorando l’accessibilità ai porti ed alle zone di navigazione" soprattutto nell‘Alto Adriatico, riferisce il viceministro all’Ambiente Vannia Gava.
"Non possiamo più rimandare, questi interventi consentiranno di migliorare l’accessibilità al porto, ma soprattutto di ripulire il fondo dei canali e delle zone di navigazione, che rappresentano l’unico elemento per garantire la mobilità della Venezia insulare", è il commento del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, rappresentante della Conferenza nazionale di coordinamento delle autorità portuali.
L'intesa tra i tre dicasteri competenti ha portato alla firma del decreto interministeriale che si occupa del rilascio delle autorizzazioni per la movimentazione nella laguna di Venezia dei sedimenti risultanti dall’escavo dei fondali. Le nuove norme introducono una procedura di gestione dei sedimenti diversa da quella attualmente in vigore ed in linea con le più recenti direttive europee e con la normativa nazionale in materia di dragaggi.