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Afina traccia rotta del dialogo ed incontra cinque ministri

Il primo con quello del Turismo Daniela Santanché

Un programma strategico ed ambizioso, questo il contenuto del progetto messo a punto dall’Associazione filiera italiana della nautica (Afina), presieduto da Gennaro Amato, per affrontare i nodi del settore in Italia, dalla mancanza di porti turistici da diporto sino alla necessità di promuovere il segmento produttivo tra i 5-16 metri. 

Cinque incontri programmati, con diversi Dicasteri, per poter affrontare e tentare di risolvere i numerosi punti critici che affliggono un comparto che, tutto sommato, è in trend di crescita, per fatturato e produzione, da oltre 6 anni consecutivi, ma che ora rischia di fermarsi. 

"Deus ex machina", per la difesa della filiera nautica, Gennaro Amato, presidente di Afina, che ha chiesto di fissare, nel corso dei prossimi mesi, tavoli programmatici al ministero del Made in Italy (Urso), a quello delle Politiche del Mare (Musumeci), a quello delle Infrastrutture (Salvini) a quello del Turismo (Santanchè) e non ultimo a quello degli Esteri (Tajani). 

“Da tempo la nautica italiana gode di buon vento, grazie ad oltre 3 miliardi e mezzo di commesse con l’estero e 3 miliardi di fatturato prodotto dalle vendite sul mercato interno nazionale, rappresentando sia un vanto per il made in Italy sia un punto di forza del Pil nazionale –spiega Gennaro Amato-, eppure non è tutto oro quello che luccica. L’assenza di Marina e posti barca lungo gli oltre 8000 chilometri di coste italiane, l’impossibilità di ospitare attracco per il turismo estero nelle rotte del Mediterraneo, rischia di comprimere la produttività del settore nautico tra i 5 e 16 metri, un comparto che rappresenta, tra gozzi, battelli pneumatici, motoscafi e piccoli yacht la nautica vera, quella che si vede nelle baie e insenature. Nessuno compra una barca, se non può ormeggiare, senza poi considerare il mancato indotto per i territori che accolgono il diportismo nautico e il turismo da diporto”.

Sono questi i temi trattati nel primo dei cinque incontri, che si è tenuto qualche giorno fa, con il dicastero al Turismo presieduto dal ministro Daniela Santanchè. I numeri presentati, che tracciano le problematiche indicate in tutta la Penisola, hanno proprio nella città di Napoli la massima espressione negativa. 

“Non è possibile che una regione come la vostra, una città come la vostra, immaginifica e baciata da Dio, non abbia quello che è giusto che abbia per svilupparsi –ha sottolineato il ministro-. Presenteremo a breve un progetto con l’onorevole Schiano, completo di tutti i dati, per far sì che lo sviluppo nautico possa favorire il transito di turisti e risolvere i problemi strutturali”. Ha poi continuato il ministro, sul rischio di mancato indotto economico per il sud Italia: “Se non partiamo dal Sud, se non facciamo ripartire il Sud, non vinciamo. Perché vince la squadra e nemmeno noi Governo vinciamo da soli. Abbiamo bisogno anche delle istituzioni locali, a Napoli, del sindaco e della Regione Campania. Nella vita vince la squadra, neanche il Governo può vincere da solo, qui ci sono i presupposti, questa squadra c’è, io sono a disposizione con il sindaco e gli imprenditori per andare avanti e risolvere le problematiche”. 

Parole di conforto per il numero uno di Afina, che però teme alcuni ritardi decisionali dell’Amministrazione comunale e degli organi competenti che, pur avendo annunciato un tavolo di concertazione per l’ampliamento del porto di Mergellina, al momento non hanno ancora convocato le parti. 

“Ho ascoltato con grande interesse –ha proseguito Amato– e ho capito che finalmente esiste una sinergia istituzionale per risolvere il nostro maggior problema: l’assenza di ormeggi e la necessità di realizzare porti turistici in Italia. A Napoli, però, il progetto di ampliamento del porto turistico Mergellina è ancora fermo al palo e questo rischia anche di fermare l’espansione del Salone nautico internazionale navigare che si svolge al molo Luise e che sta ricevendo numerose richieste di partecipazioni per l’appuntamento in programma a novembre (11-19)”.

L’incontro si è poi concluso con la promessa di un appuntamento, tra le parti, all’ombra del Vesuvio, per poter portare avanti il progetto celebrativo del 50esimo appuntamento del "Nauticsud 2024" (febbraio) che potrebbe prevedere la partecipazione di oltre 20 Nazioni all’appuntamento fieristico dedicato alla filiera nautica. Nelle prossime settimane Afina, società organizzatrice dell’evento con la MdO, chiederà un incontro ai vertici della Mostra d’Oltremare per definire i contenuti dell’evento da sottoporre al ministro Santanchè.

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