Sono ancora centinaia le nomine delle grandi società a partecipazione pubblica su cui la maggioranza del Governo guidato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, deve prendere decisioni importanti entro la fine della primavera. Chiusa la trattativa su Eni, Enel, Leonardo e Terna, adesso è il turno del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, di Poste, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Infratel, Lng shipping, Consip, Invimit, Sogesid, Consap, Sogin, Difesa servizi, Sose ed altre.
Facciamo un focus sul Gruppo Fs. I nodi da sciogliere riguardano i nuovi vertici delle due principali aziende controllate da Ferrovie: il gestore del trasporto-passeggeri e dell'alta velocità Trenitalia, e la società Rete ferroviaria italiana (Rfi) che si occupa dell'infrastruttura ferrata a livello nazionale.
Per quanto riguarda la figura di Luigi Ferraris, attuale amministratore delegato del Gruppo Fs, si va verso la sua riconferma, superata l'ipotesi di affidargli la guida di Enel (il cui nuovo ceo è Flavio Cattaneo). Per quanto riguarda Trenitalia, potrebbe esserci la riconferma dell'attuale ad Luigi Corradi. Anche se resta la possibilità che venga spostato a Rfi. In quest'ultimo caso a contendergli lo scranno ci sono quattro candidati: gli interni Vincenzo Macello, Umberto Lebruto e Maria Annunziata Giaconia, e l'esterno Arrigo Giani (ceo di Atm Milano).