Il mercato auto italiano è crollato ai minimi storici. Dopo la ripresa post-Covid registrata nel 2021, infatti, le prime iscrizioni sono state poco più di 1.330.000, quasi pari al 1.310.000 del 2013. Rispetto al 2021, la diminuzione è stata di oltre il 12%. Valori lontanissimi non solo dagli anni di maggiore sviluppo del settore (prima decade anni 2000) -quando le prime iscrizioni al Pra superavano quota due milioni- ma anche rispetto agli ultimi anni pre-covid (2017-2019), quando si sono registrate circa 1,9 milioni di immatricolazioni.
Il parco circolante italiano è sempre più vecchio. L’età media delle auto è, infatti, pari a 12 anni e 6 mesi: 4 mesi in più rispetto al 2021. Poco meno di 1 su 5 (il 17% del totale), le Euro 0-1-2, che hanno almeno 19 anni. Sempre più vecchie anche le rottamate, con un’età media di 18 anni e 2 mesi: 9 mesi in più rispetto al 2021.
Nel 2022, per le loro auto, gli italiani hanno speso più di 148 miliardi di Euro: 10 miliardi in più rispetto al 2021 (+6,9%). La spesa maggiore è stata rappresentata dal binomio acquisto-ammortamento del capitale e dai carburanti: 41 miliardi per ciascuna di queste due voci. Seguono manutenzione e riparazione: poco meno di 27 miliardi.
Rispetto al 2021, aumentano tutte le voci di costo ad eccezione di quella per la Rca, in diminuzione di circa 200 milioni di Euro (-2%). La spesa media per l’utilizzo di un’auto è stata di circa 3700 Euro: quasi 200 Euro in più (+5,7%) rispetto al 2021.
Sempre più alto il rapporto autovetture/popolazione: 681 auto ogni 1000 abitanti. Rapporto che –se si considera il totale dei veicoli- sale a 910 ogni 1000 abitanti. Entrambi valori in crescita rispetto al 2021, che fanno dei due indici italiani i più alti in Europa.