Sopralluogo in questi giorni ad Ancona da parte dei viceministri alle Infrastrutture ed ai trasporti (Mit) Edoardo Rixi, con delega ai porti, e Galeazzo Bignami, con delega al trasporto aereo. Si tratta della prima tappa dei politici nelle Marche, che guardano al futuro ed all'intermodalità tra porto, aeroporto ed interporto, su cui il Governo e la Regione intendono investire per potenziare le infrastrutture.
Sul porto di Ancona "l'idea è quella di investire su un ampliamento per rilanciarlo anche in considerazione del fatto che, quando terminerà la guerra in Ucraina, ci sarà un aumento dei traffici soprattutto da e verso Balcani ed Est Europa. Prevediamo anche un nuovo Prg portuale per consentire allo scalo di svilupparsi ulteriormente", ha dichiarato Rixi.
Sull'Interporto ha affermato: "Per consentire di potersi ampliare in maniera significativa ci sono risorse per 43 milioni di Euro: 23 milioni già erogati ed altri 20 prossimamente. Ci sarà da costruire una rete di connessioni e, in particolare, gli 'ultimi migli' ferroviari rispetto agli altri scali". Sul punto Bignami ha aggiunto: "Proprio in queste ore è stata sbloccata dal ministero dell'Ambiente l'opera necessaria per collegare il porto di Ancona con l'interporto di Jesi. Si tratta di 2,5 chilometri di collegamento stradale, oggi realizzabili in seguito alle prescrizioni del Mase. Un'opera che comporta spese per circa 150 milioni. Prevediamo il bando a giugno per poi iniziare la cantierizzazione delle opere a marzo 2024. Per il completamento dei lavori la prospettiva è quadriennale".
Rispetto ai due bypass ferroviari su Pesaro e Fano "la Regione ha sempre immaginato una soluzione strutturata e prospettica", ossia l'arretramento, che "comporta un costo ed un impegno maggiore ed una tempistica differente. II primo tratto da Rimini fino ad Ancona e poi il secondo stralcio da Ancona in giù", ha concluso Bignami. E sul potenziamento della Orte-Falconara, finanziata con fondi Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), gli fa eco Rixi: "Si farà".