A meno di un anno dall’inaugurazione dell’area di imbarco A del "Leonardo da Vinci", è stata riaperta oggi la nuova area d’imbarco del Terminal 1, con una capacità di sei milioni di passeggeri in partenza ogni anno verso destinazioni nazionali e Schengen.
Si tratta di un’infrastruttura all’avanguardia, dotata di 22 gate, di cui oltre la metà attrezzati con pontili per l’imbarco. In linea con gli investimenti realizzati da AdR, anche per questo progetto si è puntato su qualità, sostenibilità ed innovazione. In particolare, gli interventi effettuati hanno riguardato tutte le componenti strutturali ed impiantistiche, per una progettazione rivolta a massimizzare gli spazi dedicati ai passeggeri ed agevolarne l’orientamento. In questa logica, grande novità la possibilità per i passeggeri, inquadrando un QR code posizionato sui leadwall dei gate di imbarco, di ascoltare via podcast una guida della destinazione di arrivo con curiosità e luoghi da non perdere che può essere scaricata e portata anche in volo. Il podcast prodotto è frutto della collaborazione tra Aeroporti di Roma e Chora Media, e rientra nel progetto congiunto “Audioporto di Roma Fiumicino”, che punta a divulgare notizie, storia e arte grazie a varie serie di podcast tematici.
Nella nuova area d’imbarco, con una superficie complessiva di quasi 25.000 mq, sono previsti 12 nuovi loading bridge per l’imbarco diretto sull’aereo, 44 self boarding gate, oltre a colonne digitali integrate nelle strutture. Nella zona arrivi, inoltre, è stato installato un nuovo sistema di smistamento bagagli, con tre nuovi nastri di riconsegna bagagli per una capacità aggiuntiva di ulteriori tre milioni di passeggeri l’anno. L’infrastruttura è stata realizzata adottando i più moderni protocolli ambientali, senza effettuare alcuno scavo o aumentare di un solo metro cubo l’infrastruttura esistente e riutilizzando i materiali di costruzione, testimoniando inoltre l’eccellenza italiana da un punto di vista ingegneristico e architettonico. Grazie a questi interventi si potranno ottenere performance energetiche ottimali e consumi ridotti rispetto al passato.
L’apertura al pubblico della nuova infrastruttura aggiunge un ulteriore e fondamentale tassello alla rivisitazione di tutto il nuovo Terminal 1, con un investimento complessivo pari a 500 milioni di Euro, che prevede anche l’apertura dell’ex-area di imbarco C, prevista prima dell’estate, e la ristrutturazione dell’ex-Molo D, che sarà avviata nei prossimi mesi.
L’inaugurazione odierna ha visto gli interventi, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, del presidente dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile), Pierluigi Di Palma, dell’amministratore delegato di ITA Airways, Fabio Lazzerini, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del sindaco della Città metropolitana e Comune di Roma, Roberto Gualtieri, del vicesindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca e del prefetto Fabrizio Gallo, direttore del Fondo Edifici di Culto del ministero dell’Interno. Per il Gruppo, sono intervenuti il presidente di Mundys Giampiero Massolo, il presidente di AdR, Claudio De Vincenti e l’amministratore delegato di AdR, Marco Troncone.
L’operatività inizierà domani: il primo volo sarà l’AZ2010 di ITA Airways delle ore 07:00 per Milano-Linate.
L’infrastruttura, aperta nel 1991, è stata chiusa a luglio 2020 in seguito agli effetti sul traffico aereo indotti dal Covid-19. La ristrutturazione, iniziata nell’ottobre del 2022, ha comportato un’ottimizzazione degli spazi operativi con l’obiettivo di aumentare il comfort generale dell’aerostazione. É in questa ottica che l’impostazione funzionale dell’area è stata razionalizzata, garantendo spazi più ampi ai gate, miglioramento tecnologico e nuove aree commerciali. Gli interventi completati consentono un aumento della visibilità dei servizi al passeggero, l’incremento della luminosità degli ambienti grazie all’utilizzo della luce naturale ed altezze più ampie dei controsoffitti.
Il concept architettonico dell’area è stato realizzato mediante l’uso delle più avanzate tecnologie edilizie e dei migliori standard di tutela ambientale. Tutta la progettazione e lo sviluppo è “Made in Italy”, curata dal team di architetti ed ingegneri di AdR Ingegneria secondo la metodologia Building Information Modeling (Bim), che consente un dialogo in tempo reale tra le diverse componenti di progetto in ottica di abbattere la possibilità di errore e massimizzare la qualità della progettazione.