L'Associazione nazionale utenti dei servizi pubblici, Assoutenti, che tutela e promuove i diritti dei consumatori anche nel settore trasporti, ha pubblicato uno studio in cui mette a confronto i listini dei prezzi praticati dalle principali case automobilistiche che operano in Italia. Dal report emerge che acquistare un veicolo nuovo è sempre più difficile per due motivi: l'impennata vertiginosa del costo medio ed i lunghi tempi di attesa.
"Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall'altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo, a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti", spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.
"La crisi delle materie prime -aggiunge- ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale. Crediamo che il Governo debba contrastare l'esplosione dei listini delle auto studiando una seria politica di incentivi per il settore, senza limitare gli aiuti solo all'elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l'automobile passando a modelli meno inquinanti''.
Assoutenti ha realizzato al riguardo una indagine mettendo a confronto i prezzi di alcuni modelli di auto in vigore ad aprile 2021 con quelli praticati oggi, scoprendo che i rincari medi variano dal +8% al +13%. Ad esempio per una Nissan Micra il prezzo è salito in due anni da 17.415 Euro a 18.950 Euro (+8,8%), mentre per una Renault Clio 100 Gpl da 19.050 a 21.250 Euro (+11,5%). Inoltre, se nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18.000 Euro, oggi ne occorrono circa 26.000 (in appena 10 anni +44,4%). Infine, secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi dei veicoli nuovi sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.