I soci privati della società Autostrada del Brennero, che gestisce in concessione la A-22, hanno fatto causa all'azienda presso la sezione civile del Tribunale di Trento. A motivare questa azione giudiziaria è una delibera del consiglio d'amministrazione, datata 13 dicembre 2021, con cui si stabiliva il versamento di oltre 100 milioni di Euro allo Stato, come prima tranche del Fondo Ferrovia, in ottemperanza a quanto la legge impone.
Nel 2021, infatti i soci avevano "approvato il trasferimento di una quota del fondo ferrovia con riserva di ripetizione, con l'obiettivo di avere un piano pluridecennale di investimenti lungo l’asse Brennero-Modena". Nel comunicato di allora si legge: "Nelle more di ogni ulteriore approfondimento" si era proceduto "al trasferimento all’entrata del bilancio dello Stato della prima rata del cosiddetto 'fondo ferrovia', nella misura di 1/8 dell’importo complessivo ad oggi accantonato e di procedere altresì alla corresponsione degli interessi maturati ed accantonati, anch’essi nella misura di 1/8 del relativo totale, con espressa riserva di ripetizione di ogni somma versata quantomeno fino a quando detto versamento non dovesse essere collegato al rinnovo o alla riassegnazione della concessione ad Autostrada del Brennero".