Le amministrazioni comunali in Italia si interrogano sul futuro della mobilità urbana dopo l'avvento dei monopattini elettrici. Vari i nodi da risolvere: dalla sicurezza stradale all'educazione sul loro utilizzo, dalla sosta selvaggia sui marciapiedi, ai viaggi contromano, fino ai kit di modifica per fargli raggiungere anche i 50 km/h. Un recente referendum cittadino a Parigi ne ha vietato l'introduzione. Nel nostro Paese si cerca di regolamentarli.
A Roma il sindaco Roberto Gualtieri punta a mettere ordine ad "una situazione senza regole" ed a ridurre il numero di monopattini in circolazione: dai 14.500 oggi a 9000 veicoli elettrici, di cui solo 3000 nelle zone centrali ed i restanti equamente divisi tra gli altri municipi. Dopo Pasqua è atteso l'esito del bando per l'individuazione dei soli tre operatori autorizzati a svolgere questo servizio (oggi sono sette).
A Milano nel 2021 si sono verificati 675 incidenti su monopattino (918 considerando l'hinterland). Per questo motivo dal 2021 il primo cittadino Giuseppe Sala ha reso obbligatorio l'uso del casco. Oggi è ancora costante il dibattito pubblico sulla micromobilità e molti chiedono a gran voce di far rispettare le regole in modo ferreo: obbligo di pettorina catarifrangente, targa e patentino.
A Firenze il sindaco Dario Nardella ha introdotto il bonus casco: un contributo massimo di 30 Euro per promuovere la sicurezza. Per chi trasporta un passeggero sul monopattino, sia esso un bambino piccolo o una persona adulta anche per brevi tratti, sono previste multe di 200 Euro. E c'è chi fra i medici chiede l'introduzione del divieto di utilizzo dopo i 60 anni di età, a causa di una "minore stabilità alla guida".