Nei giorni scorsi il commissario europeo all'energia, Kadri Simson, aveva affermato che con l'Italia e con altri Paesi dell'Unione europea si discuterà sui biocarburanti nel settore automobilistico, confermando in parte le parole del ministro italiano dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sul fatto che i motori endotermici non andranno in pensione nel 2035. Bruxelles è però intervenuta con delle precisazioni in merito.
"Il commissario non ha dichiarato specificamente che ci sarà un ruolo dei biocarburanti nella futura attuazione di questa legislazione (sulle emissioni auto) in quelle parole, ma ha affermato che i biocarburanti fanno parte di diversi atti legislativi sull'energia. Ed ovviamente è qualcosa che lei guarda in modo molto ampio nel contesto del nostro portfolio", ha spiegato alla stampa il portavoce della Commissione europea, Tim McPhie.
"Ora -ha proseguito- siamo in una fase in cui stiamo esaminando un seguito tecnico a questa legislazione. Naturalmente discuteremo con tutti gli Stati membri ed agiremo in base al mandato legale contenuto nel regolamento. Ascolteremo anche il punto di vista dei legislatori su qualsiasi proposta che faremo".
"Non siamo in grado di darvi un'identificazione precisa ora, di quali carburanti possono o non possono essere validi dopo il 2035. La transizione richiederà del tempo. Vediamo -ha concluso McPhie- dove l'industria sta facendo i suoi investimenti, vediamo dove la maggior parte delle persone sta scommettendo per veicoli a zero emissioni, ma stiamo anche mettendo insieme la legislazione tecnica che ci consentirà di farlo in un modo tecnologicamente neutrale".