"Lo scopo dell’incontro di oggi non è quello di fare annunci, ma di condividere un percorso su tutto ciò che dovrà essere portato avanti, in un’ottica di trasparenza e di massima partecipazione, con l’unico obiettivo di lavorare per la riapertura della strada di Monte Pino”, ha dichiarato l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, in apertura dell’incontro che si è tenuto oggi ad Olbia, nella sede della Provincia, ed a cui hanno preso parte gli esponenti politici del territorio ed i sindaci dell'alta Gallura, oltre ad Anas ed all’amministrazione provinciale. Al centro la strada di Monte Pino, chiusa dopo il crollo causato dall’alluvione del 2013.
“La Provincia, dopo l'incontro che si è tenuto a Cagliari lo scorso 16 febbraio –dichiara l’assessore– ha illustrato, insieme al gruppo di progettazione, le alternative progettuali oggetto di studio. Due risultano percorribili, con costi, iter e tempi differenti, ed è su queste che si è concentrato il confronto con il territorio. Per gli interventi di competenza della Provincia, che potranno partire non appena Anas concluderà la sua parte di lavori, sono stati stanziati 6,5 milioni di Euro e la Regione si è già detta disponibile a integrare le risorse che dovessero risultare ancora necessarie. Anas ha programmato la fine dei lavori per settembre ed è importante da ora definire i tempi della parte di competenza della Provincia”.
Tutte le opzioni portate al tavolo tengono conto della messa in sicurezza della strada attraverso le opere idrauliche, e degli interventi sul manto stradale. “Il gruppo di progettazione -dichiara Saiu- ha avanzato una proposta con un iter più rapido, in particolare sotto il profilo degli espropri necessari per l’adeguamento della strada, che avverrebbe con step successivi, ed un’alternativa, con tempi più lunghi e costi più elevati, che vedrebbe però la realizzazione degli interventi con il contestuale allargamento della carreggiata per l'intero tratto”.
“Il confronto con i sindaci ha portato alla scelta di quest'ultima alternativa, nonostante la differenza di tempi per la realizzazione e di costi (19 milioni di Euro, secondo le stime dei tecnici, contro i 9 milioni della seconda opzione). Se questa è la direzione scelta la Regione manterrà il proprio impegno individuando le risorse necessarie, ferma restando la quantificazione presentata dal gruppo progettuale", conclude l'assessore.