La Procura di Milano ha individuato un sistema di false fatture nel settore della logistica incentrato sul sistema dell'hawala cinese: si tratta di un meccanismo informale transnazionale di trasferimento di denaro tra clienti privati, basato sulle prestazioni e sull'onore di una vasta rete di mediatori. Il tutto rende le operazioni di riciclaggio di denaro sporco virtualmente irrintracciabili.
È quanto ha scoperto il Nucleo operativo metropolitano della Guardia di Finanza, che ieri ha eseguito 22 arresti e sequestrato 270 milioni di Euro. Colpito un rodato sistema di cooperative e consorzi "usa e getta" attivi nel mondo della logistica, che subappaltavano il lavoro delle grandi società di consegne a domicilio, per giustificare un'operatività nei fatti inesistente.
Gli indagati usavano i telefoni solo per comunicare data ed ora degli appuntamenti. Ciò ha reso necessario l'utilizzo dei software Trojan installati sui telefonini. Ciò ha consentito di smantellare un'organizzazione attiva in Italia dal 2000. I militari hanno scoperto che il sistema dell'hawala cinese veniva utilizzato per il saldo cash di operazioni per fatturazioni fittizie.