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Idrogeno, Mit approva 36 progetti per stazioni di rifornimento

E prevede un investimento da oltre cento milioni di Euro

Una notizia positiva per il futuro sostenibile della mobilità italiana ed un passo decisivo per la creazione della rete italiana di rifornimento ad idrogeno. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato la graduatoria dei 36 progetti ammessi al finanziamento pubblico per la realizzazione di stazioni di rifornimento ad idrogeno. Un contributo da parte dello Stato da circa 103,5 milioni di Euro, finanziati grazie al Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). Si tratta di una prima parte dei 230 milioni di Euro complessivi previsti nel Piano proprio per sviluppare la rete nazionale di rifornimento ad idrogeno.

H2IT –Associazione italiana idrogeno- che rappresenta grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca ed università che lavorano nel settore dell’idrogeno– sottolinea la forte risposta da parte della filiera, che dimostra di essere pronta a fornire al sistema Italia soluzioni ad idrogeno. L’Associazione auspica, inoltre, che la quota parte dell’investimento non allocato attraverso questo bando (circa 130 milioni), venga comunque reinvestito nel settore della mobilità a idrogeno.

Entro il 2026, diventeranno, quindi, 38 le stazioni di rifornimento ad idrogeno sparse su tutto il territorio nazionale. Alle 36 nuove Hrs che verranno create, si aggiungono, infatti, le due già presenti nella provincia di Bolzano e Mestre. Le aree scelte riguardano soprattutto le zone strategiche per i trasporti stradali pesanti, come l'asse stradale del Brennero, del corridoio est-ovest da Torino a Trieste e dei corridoi europei Ten-T (le reti di trasporto trans-europee).

Non a caso, dei 103,5 milioni di Euro, il 77% (circa 79 milioni) riguarda alcune regioni del Nord: Veneto, Trentino- Alto Adige, Lombardia e Piemonte. In particolare, circa 27 milioni verranno investiti in Veneto (9 progetti), quasi 21 milioni in Trentino-Alto Adige (6) e circa 16 milioni in Piemonte (5) e Lombardia (4). Gli investimenti riguardano anche al Centro ed al Sud: ad esempio, in Puglia verranno investiti 8 milioni (3), nel Lazio 3 milioni (2) ed in Calabria 2 milioni (1). 

Per quanto riguarda le aziende coinvolte, i progetti approvati sono stati presentati da Autostrada del Brennero (4 progetti), Milano Serravalle (3), Snam 4 Mobility (8), Eni (3), Sapio (2), Green Factory (1), Sasa (2), Edison (3), Q8 Petroleum (3), Alperia Greenpower (1), Gemmo — Simplifhy SB (1), Dilella Invest (1), Beyfin (1), Teca Gas (1), Sol (1) ed Italgas (1).

I progetti rappresentano un inizio importante per lo sviluppo della mobilità ad idrogeno in Italia. Per il futuro, H2IT, che dalla sua nascita ha sempre offerto la sua competenza e conoscenza del settore ai decisori politici, collaborando a più riprese con i ministeri, auspica che la strategia nazionale continui ad essere supportata con investimenti mirati. In più ribadisce l’importanza della progressiva semplificazione e armonizzazione del quadro normativo, così da sbloccare definitivamente il potenziale di una filiera in grado di dare al Paese una posizione di leadership nell’economia della transizione ecologica e creare nuovi posti di lavoro. 

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